FORTI FG03 Ford Zetec-R ECA

   Le travagliate vicissitudini del piccolissimo team italiano Forti Corse proseguono senza sosta anche nel 1996. Il settimo posto ottenuto da Diniz nell'ultima gara stagionale del Campionato '95 non può certo essere sufficiente ad una scuderia che, se pur piccola, ha un passato di tutto rispetto nelle formule minori e con i capitali garantiti dagli sponsor personali del pilota brasiliano Pedro-Paulo Diniz e dell'uomo d'affari brasiliano Pablo Gancia, punta a risultati di tutt'altro spessore. Proprio gli scarsi risultati e le altrettanto scarse prospettive di crescita fanno propendere Diniz e i suoi sponsor personali ad abbandonare la nave per rifugiarsi sulla più sicura, anche se comunque ben poco competitiva, scuderia Ligier. L'uscita di scena del pilota brasiliano, e conseguentemente del suo connazionale Gancia, peggiora notevolmente la già precaria situazione finanziaria del piccolo team di Alessandria, in Piemonte, costretto a ridurre ulteriormente il proprio organico e a rinunciare, almeno inizialmente, al progetto della nuova monoposto FG03.

FORTI FG03, Luca Badoer
Montecarlo, GP di Monaco '96  

   Tuttavia il manager Guido Forti riesce a chiudere in extermis un accordo con la Ford per la fornitura dei V8 a 90° Zetec-R montati sulle Benetton nel '94 e successivamente sulle Sauber nel '95 che, anche se in versione clienti e con soli 650cv a 14000 giri, offrono prestazioni notevolmente superiori ai precedenti ED utilizzati nel '95. Altro importante colpo di mercato di Forti è l'ingaggio del manager Cesare Fiorio, ex Ferrari e Ligier, che assume il ruolo di Team Manager, mentre il gruppo di tecnici che si erano occupati della creazione della FG01 viene completamente liquidato affidando la progettazione della nuova FG03 al giovane ingegnere Riccardo De Marco sotto le direttive del nuovo Direttore Tecnico George Ryton, un valido tecnico con un passato importante in Formula 1 trascorso tra Haas-Lola, Reynard, Tyrrell e soprattutto Benetton e Ferrari al fianco di John Barnard.

FORTI FG03, Luca Badoer
Montecarlo, GP di Monaco '96

   Anche il veterano piota brasiliano Roberto Moreno lascia la Formula 1 e così Guido Forti ingaggia una coppia di validi piloti italiani, Luca Badoer e Andrea Montermini, ai quali affidare le proprie monoposto per il Campionato '96. Visti i ritardi nel formare il nuovo staff tecnico, la stagione 1996 viene affrontata inizialmente con la medesima FG01 del '95, progettata da Chris Radage e solo leggermente aggiornata per ottemperare alle nuove normative tecniche in vigore proprio dal '96 e rinominata FG01B. La monoposto, derivando da un vecchio progetto della Astauto Design di Sergio Rinland e risalente al 1993, non può assolutamente competere con la concorrenza, viste le già scarse prestazioni della vettura del '95, e nei primi quattro Gran Premi stagionali Badoer e Montermini subiscono pesanti distacchi in qualifica, mediamente di oltre 6/7”, non riuscendo a superare la soglia del 107% in quattro occasioni. Nel mentre De Marco lavora per realizzare la nuova FG03 che debutta, nelle mani del solo Badoer, in occasione del Gran Premio di San Marino corso sul circuito di Enzo e Dino Ferrari di Imola.

FORTI FG03, Andrea Montermini
Montréal, GP del Canada '96

   La nuova monoposto si differenzia dal modello precedente soprattutto per il nuovo musetto rialzato che sostiene con due piloncini un'ala a tutta larghezza e che ha una particolare conformazione "a punta" che differenzia la FG03 dal resto delle vetture presenti in griglia. Le protezioni laterali all'abitacolo ben si raccordano con il cofano motore che mantiene una linea sobria e pulita, tranne nella parte finale dove ci sono delle evidenti bombature per permettere il passaggio degli scarichi del V8 Ford. Davanti alle ruote posteriori vengono aggiunte le immancabili appendici aerodinamiche collegate all'alettone, mentre le pance laterali riprendono la conformazione della FG01, basse e larghe, mantenendo la forma a cassa di violino ma rimanendo prive dei bargeboards subito davanti alle prese d'aria. Sotto la carrozzeria c'è un nuovo telaio monoscocca in fibra di carbonio con struttura a nido d'ape, le sospensioni sono sempre a doppi bracci trasversali in configurazione push-rod mentre, abbinato al V8 Ford Zetec-R, la Forti realizza un proprio cambio semiautomatico a sei rapporti di derivazione Hewland.

FORTI FG03, Luca Badoer
Silverstone, GP di Gran Bretagna '96

   Il debutto della nuova FG03 avviene a Imola nelle mani del solo Badoer e si dimostra subito decisamente più competitiva della precedente FG01, consentendo al pilota italiano di girare in gara con tempi di tutto rispetto e di piazzarsi al decimo posto. Questo rimane però l'unico buon exploit per la FG03 che, dalla gara successiva affidata anche a Montermini, va incontro ad una serie di ritiri e mancate qualificazioni tanto da indurre Forti a vendere il 51% della scuderia al gruppo irlandese Shannon Racing. A partire dal Gran Premio di Spagna del 2 giugno, la nuova proprietà cambia la livrea della monoposto in un anonimo bianco/verde in luogo del precedente giallo corsa. Ben presto la cessione delle quote societarie si rivelano una truffa finanziaria con Forti che accusa la Shannon Racing di non aver versato le spettanze nei termini pattuiti e, dopo gli ultimi risultati più che deludenti con altre due mancate qualificazioni, dopo il Gran Premio di Gran Bretagna la Forti Corse decide di ritirarsi dal Campionato '96 e di abbandonare la Formula 1, concludendo la stagione anzitempo con un decisamente poco lusinghiero ultimo posto in classifica costruttori.





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