Grazie alle buone prestazioni della 022 ottenute nella stagione '94, Ken Tyrrell riesce a rinnovare i contratti con gli sponsor principali, Mild Seven e Calbee, che supportano ancora la storica scuderia inglese nella stagione '95. Un ulteriore sponsor, la Nokia, arriva invece grazie all'ingaggio del promettente giovane finlandese Mika Juhani Salo, in arrivo dalla Lotus dove ha corso le sue prime gare in Formula 1. Con una dote finanziaria finalmente di un certo livello il direttore tecnico Harvey Postlethwaite e il capo progettista Mike Gascoyne, coadiuvato dall'ingegnere aerodinamico Jean-Claude Migeot, progettano la nuova 023 con la quale il confermato Ukyo Katayama e il già citato Mika Salo affrontano il Campionato Mondiale del 1995.
TYRRELL 023, Mika Salo Aida, GP del Pacifico '95 |
Nonostante le premesse e le buone aspettative il risultato del lavoro dei tre ingegneri è poco più che una leggera rivisitazione della precedente 022. Esteticamente si fatica a trovare differenze sostanziali tra le due monoposto, se non al retrotreno dove le fiancate della nuova 023 degradano visibilmente verso lo scivolo posteriore, grazie anche alle dimensioni più ridotte del motore V10 Yamaha OX10C che anche quest'anno spinge le monoposto del team inglese, ovviamente con la nuova cilindrata ridotta a 2996cc come previsto dal nuovo regolamento, ma comunque in grado di sviluppare 680cv a 13.300 giri. Una curiosità della 023 riguarda la sua livrea, quasi completamente blu nelle prime due gare per poi diventare bianca con inserti azzurri per il resto della stagione. Sotto la pelle della nuova 023 si celano le maggiori novità, come il nuovo telaio formato da una struttura a nido d'ape completamente in fibra di carbonio e, soprattutto, un innovativo sistema di controllo idraulico delle sospensioni anteriori, noto con il nome di "Hydrolink".
TYRRELL 023, Ukyo Katayama Hungaroring, GP d'Ungheria '95 |
Grazie alla Fondmetal, uno degli sponsor “tecnici” della scuderia di Ockham, nel Surrey, Postlethwaite può utilizzare sulla propria vettura un sistema già sperimentato, senza successo, sulle Minardi nel 1993 e che prevede molle comandate da condotti idraulici con il puntone che, una volta sollecitato l'ammortizzatore, manda in pressione il circuito, senza una pompa esterna che mette in pressione il circuito e gestisce automaticamente l’altezza da terra, quindi non paragonabile ai vietati sistemi di sospensioni attive. Il sistema ha lo scopo di minimizzare le variazione di altezza tra anteriore e posteriore sia in frenata che in accelerazione. Per controllare il beccheggio vengono collegati l’asse anteriore e quello posteriore mediante un “collegamento incrociato”. Quando la vettura è in fase di frenata l’anteriore tende ad abbassarsi, attivando un attuatore che va a creare un vuoto nel retro in modo da far schiacciare a terra anche il posteriore. Con il collegamento incrociato si presume di ottenere un aiuto in più in curva, quando il carico maggiore sulla ruota posteriore esterna, interviene sulla ruota anteriore interna limitando il rollio. Il medesimo funzionamento, ma opposto, avviene in accelerazione, quando il carico si trasferisce dietro facendo alzare l’anteriore.
TYRRELL 023, Ukyo Katayama Montecarlo, GP di Monaco '95 |
TYRRELL 023, Mika Salo Adelaide, GP d'Australia' 95 |
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